La nuova narrativa sul clima

Piuttosto che chiuderci in una divisione conflittuale, è fondamentale prendere in considerazione gli avversari, ascoltare le loro argomentazioni e rispondere loro usando un linguaggio comprensibile, non quello di chi è già convinto. È chiaro che presentare la tutela dell'ambiente come difficile, costosa e sacrificata per l'economia, la mobilità e il comfort non ha motivato molti. Giustamente convinti della validità della loro causa, ai sostenitori dell'ambiente è purtroppo mancato il senso della psicologia della comunicazione: un linguaggio che avrebbe ispirato l'azione anziché scatenare la resistenza e il rifiuto; che avrebbe dato all'intera società la motivazione ad agire anziché scatenare la volontà di resistere; una storia avvincente sulla transizione in grado di coinvolgere i decisori chiave. Le ONG umanitarie sanno che mobiliteranno più risorse presentando storie di successo, mostrando i risultati delle loro azioni, invece di presentare un quadro senza speranza. Facciamo lo stesso per l'ambiente: mostriamo un'immagine entusiasmante dell'azione per il clima, dell'aumento della qualità della vita e del continuo sviluppo economico. Se nei decenni precedenti un approccio di questo tipo era utopico perché non esistevano soluzioni per combattere il cambiamento climatico e proteggere l'ambiente in modo economicamente redditizio, negli ultimi anni le cose sono cambiate. È quindi indispensabile elaborare una nuova narrativa e sostituire quella che non ha funzionato in passato. Quello che chiediamo è niente meno che una rivoluzione nel modo in cui parliamo di azione per il clima. In occasione della COP28, la Solar Impulse Foundation sta portando un kit di strumenti di comunicazione strategica ai leader politici ed economici per aiutarli a raccogliere l'ambizione e superare la resistenza all'azione per il clima.