1000 Soluzioni - 13 giugno 2019
Scritto da Chiara Cosenza 3 min lettura
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Probabilmente avete passato del tempo a guardare e ascoltare il movimento costante delle onde che si infrangono sulla costa. Il movimento non si ferma mai: le onde colpiscono la costa al mattino, di giorno e di notte, rappresentando una fonte di energia costante e affidabile che può essere sfruttata e collegata alla rete energetica.
Tra le fonti di energia rinnovabili, l'energia delle onde è una delle più stabili e prevedibili. Poiché le onde che si infrangono sulla riva sono il risultato dell'energia raccolta in migliaia di chilometri di venti sulla superficie dell'oceano, l'impatto delle condizioni meteorologiche locali è minimo e i cambiamenti nella risorsa sono graduali e altamente prevedibili.
L'energia delle onde fornisce una fonte di produzione di elettricità che può stabilizzare il sistema energetico compensando le carenze di produzione da parte dell'energia eolica e solare, aumentando al contempo la decarbonizzazione e mettendo in linea una capacità di produzione aggiuntiva.
Le macchine per l'energia delle onde sfruttano il movimento del mare per generare elettricità. Alcune sfruttano la potenza delle onde che si infrangono, il movimento delle maree o la pressione delle onde sul fondo dell'oceano. L'energia sfruttata può essere inserita nella rete elettrica e utilizzata per alimentare case ed edifici ed è complementare ad altre fonti di energia rinnovabile come quella solare o eolica.
Le aree vicine agli oceani sono ovviamente quelle che possono beneficiare maggiormente di questo tipo di energia rinnovabile. Secondo le Nazioni Unite, quasi 2,4 miliardi di persone (circa il 40% della popolazione mondiale) vivono entro 100 km (60 miglia) dalla costa, il che significa che l'energia del moto ondoso può essere un'importante fonte di energia rinnovabile e affidabile per loro.
La tecnologia WaveRoller utilizza un pannello incernierato che viene ancorato sul fondale marino vicino alla costa per generare elettricità dall'energia delle onde oceaniche vicino alla costa. Una singola unità WaveRoller ha una potenza nominale compresa tra 350kW e 1000kW, con un fattore di capacità del 25-50% a seconda delle condizioni delle onde nel sito del progetto. La tecnologia può essere impiegata come unità singola o in fattorie.
Il movimento avanti e indietro delle onde oceaniche muove il pannello WaveRoller, che può assorbire fino a due megawatt di potenza da ogni ondata. Quando il pannello si muove, attiva un sistema idraulico che aziona un generatore di elettricità. Il generatore è poi collegato tramite un cavo marino alla rete elettrica a terra.
Mentre il pannello WaveRoller si muove e assorbe l'energia delle onde oceaniche, le pompe idrauliche a pistoni collegate al pannello pompano fluidi idraulici all'interno di un circuito idraulico chiuso. I fluidi ad alta pressione vengono immessi in un sistema di accumulo e livellamento dell'energia, che si collega a un motore idraulico che aziona un generatore di elettricità. L'energia elettrica prodotta da questa centrale a energia rinnovabile da moto ondoso viene poi collegata alla rete elettrica tramite un cavo sottomarino.
Il WaveRoller è stato sviluppato e testato nel corso di 20 anni, con risultati pionieristici per il settore. La prima produzione di energia elettrica con WaveRoller in rete risale già al 2012 ed è l'unica tecnologia per l'energia del moto ondoso con certificazione e verifica da parte di terzi.
La tecnologia basata sugli oceani è stata identificata dalla rete di partenariati europei per la tecnologia e l'innovazione(ETIP) dell'UE come particolarmente valida per l'Europa e per altre parti del mondo.
L'energia del moto ondoso è spesso disponibile quando le altre fonti rinnovabili non lo sono, consentendo così un maggiore spostamento della produzione fossile, rendendo questa tecnologia un'eccellente aggiunta alla fornitura di energia rinnovabile.
La tecnologia WaveRoller è progettata per avere un impatto minimo sull'ambiente.
La fondazione WaveRoller funziona infatti come una barriera corallina artificiale, creando un nuovo habitat per la vita marina. Un WaveRoller non produce emissioni durante il funzionamento. Le altre emissioni durante il suo ciclo di vita, dalla costruzione del dispositivo al suo smaltimento, sono significativamente inferiori a quelle degli impianti alimentati con combustibili fossili. Oltre a richiedere poco spazio, un dispositivo WaveRoller funziona sott'acqua e ha un impatto visivo molto ridotto, garantendo la conservazione della bellezza naturale del mare e delle coste. AW-Energy ha eseguito una gamma completa di procedure di monitoraggio ambientale che vanno dal movimento dei sedimenti ai livelli di rumore sottomarino. Un sito WaveRoller a Peniche, in Portogallo, si trova in un'area Natura 2000.
Scritto da Chiara Cosenza su 13 giugno 2019