Rivivi l'avventura!

Era il 1° marzo 1999, "Baby One More Time" di Britney Spears era l'ultima hit trasmessa alla radio e il Nokia 3210 era appena uscito, con orologio, sveglia, calcolatrice e il miglior gioco mobile del mondo: Snake.

Sulle Alpi svizzere, Brian Jones e Bertrand Piccard erano sorprendentemente pronti a tentare per la terza volta il primo giro del mondo senza scalo in pallone. Hanno dovuto riorganizzarsi rapidamente nel giro di una settimana dopo aver pensato di dover annullare tutto. A marzo, la stagione dei jet stream, venti veloci e regolari, stava per finire. Ma all'ultimo minuto, i meteorologi si rendono conto che c'è una finestra di opportunità in arrivo. L'ultima della stagione.

La pressione era alta, si trattava del terzo tentativo dopo due fallimenti e, oltre al team Breitling, tre equipaggi avevano ufficialmente annunciato la loro intenzione di decollare e tentare la stessa avventura. La gara era aperta.

La tecnologia

Il Breitling Orbiter 3 era al top della tecnologia dell'epoca. Si trattava della prima avventura umana che poteva essere seguita online via Internet, ma avevano ancora un fax per comunicare dalla mongolfiera. Brian e Bertrand stavano filmando a bordo. Erano in costante comunicazione con il centro di controllo a Ginevra ed erano anche in grado di inviare due immagini durante l'intero volo (perché ci voleva tutta la batteria per farlo).

Ogni giorno, il team pubblicava sul sito web lo stato del volo e le previsioni del tempo. Era la prima volta che le previsioni meteorologiche avanzate e precise erano disponibili e utilizzate in questo modo. Ed è stata la chiave del successo del team e dell'avventura.