1000 Soluzioni - 16 settembre 2025
Scritto da Hugo Kermiche & Léon Pieyre 3 min lettura
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2 anni fa, il nostro team ha visitato il progetto pilota di Insolight a Conthey, in Svizzera. Insolight ha sviluppato la soluzione Insolagrin, ovvero pannelli solari integrati nelle produzioni agricole che generano elettricità fornendo al contempo condizioni di crescita ottimali per le colture.
Abbiamo parlato con Laurent Coulot, CEO e co-fondatore di Insolight, dei recenti progressi dell'azienda e di come intende guidarne la crescita continua.
(in attesa del caricamento del video)
Con sede a Renens, in Svizzera, il team di 25 dipendenti di Insolight sviluppa una gamma di sistemi agrovoltaici su misura per le esigenze specifiche dell'agricoltura.
L'azienda è specializzata nella progettazione di pannelli solari che non solo generano un'energia significativa, ma sono anche adatti alle esigenze specifiche delle colture che coprono. Ogni pannello è progettato con un livello di trasparenza in linea con le esigenze di luce delle piante sottostanti.
Installati con cura per non interferire con i macchinari agricoli, i sistemi includono sensori integrati che monitorano continuamente le condizioni climatiche e di luce, consentendo la regolazione automatica o manuale degli angoli dei pannelli per ottimizzare la crescita e la produttività delle piante.
Le implementazioni sono testate presso Agroscope, il Centro Federale di Agronomia di Conthey, in Svizzera. La presenza di più installazioni nello stesso luogo consente a Insolight di confrontare le prestazioni agronomiche, economiche ed energetiche a seconda dell'orientamento o del tipo di pannelli. In questo modo, Insolight può garantire che la tecnologia venga utilizzata in modo efficiente.
Insolight e la sua soluzione Insolagrin si sono evolute e differenziate da ciò che erano state pensate in origine. I primi pannelli solari progettati miravano a un'elevata efficienza (oltre il 35%). Tuttavia, l'industrializzazione di questi pannelli si è rivelata troppo costosa.
I primi feedback dei potenziali clienti li hanno guidati verso l'agrivoltaismo; l'industria non era particolarmente interessata all'efficienza energetica, ma piuttosto al potenziale della tecnologia di controllare l'illuminazione e influenzare il microclima circostante. Con il tempo, il team Insolight ha adattato i propri pannelli per rispondere alle richieste del mercato dell'agrivoltaismo.
Quando abbiamo incontrato l'ultima volta il team di Insolight nel 2022, la loro soluzione era ancora in fase pilota. Il cofondatore L. Coulot ha descritto quell'anno come un momento cruciale per la start-up, che ha segnato il passaggio alla pianificazione di progetti su larga scala che si estendono su migliaia di metri quadrati con gli agricoltori. Da allora, questi impianti fotovoltaici più grandi sono diventati realtà, passando da un singolo sito a oltre una dozzina.
Il video che abbiamo realizzato alloraInsolight si è affermata come pioniere dell'agrivoltaismo, un concetto che era a malapena sul radar quando ha lanciato il suo progetto nel 2018. All'epoca, il panorama normativo stava ancora prendendo forma. Solo pochi anni dopo, l'agrivoltaismo ha ottenuto visibilità nazionale quando il Presidente francese Emmanuel Macron ha affrontato il tema durante il suo dibattito elettorale, segnalando un crescente slancio per il settore.
In questo percorso, le prime partnership e il riconoscimento hanno giocato un ruolo fondamentale. Laurent Coulot ricorda la collaborazione con la Fondazione Solar Impulse come particolarmente significativa durante la fase iniziale di Insolight, che ha aiutato l'azienda a guadagnare credibilità e visibilità tra gli investitori. I profondi legami della Fondazione con le parti interessate, sia pubbliche che private, hanno permesso a Insolight di entrare in contatto con potenziali clienti e investitori.
Per L. Coulot, l'agrivoltaismo rappresenta un settore in ascesa, sempre più rilevante in quanto l'uso efficiente del territorio diventa centrale per lo sviluppo sostenibile delle risorse.
Poiché l'agricoltura copre vaste aree, la soluzione di Insolight ha il potenziale per essere impiegata in un'ampia varietà di colture. La tecnologia è particolarmente adatta per la vegetazione che beneficia dell'ombra o della protezione da eventi atmosferici estremi, come forti piogge o grandinate. Secondo l'amministratore delegato Laurent Coulot, la superficie sfruttabile supera il milione di ettari solo in Europa, il che rappresenta un potenziale energetico teorico di circa un milione di terawattora.
Da un prototipo di dimensioni ridotte a installazioni che si estendono per migliaia di chilometri quadrati, i progressi di Insolight sono stati notevoli. L'azienda punta ora a moltiplicare il numero di progetti su larga scala e ad ampliarne ulteriormente la portata. In prospettiva, Coulot prevede che Insolight raggiunga una capacità produttiva di un gigawatt alla fine del 2030, equivalente alla produzione di una piccola centrale nucleare.
Scritto da Hugo Kermiche & Léon Pieyre su 16 settembre 2025