1000 Soluzioni - 20 febbraio 2020

QH-1 trasforma i server di elaborazione in riscaldatori

Scritto da Tristan Lebleu 3 min lettura

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Questa soluzione offre un'alternativa ecologica per i calcoli pesanti.

Navigare su Internet, inviare e-mail, guardare un film su Netflix... Tutte queste attività sono diventate abitudini quotidiane per gran parte della popolazione mondiale. Tuttavia, come la maggior parte delle attività umane, hanno un costo ambientale. Tutte le nostre azioni online richiedono centri dati, che hanno due ostacoli principali: richiedono molta elettricità sia per l'uso che per il raffreddamento, poiché possono riscaldarsi rapidamente quando sono in funzione.

Secondo l'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE), oggi i data center rappresentano circa l'1% dell'utilizzo globale di energia elettrica e la cifra è destinata a raddoppiare ogni cinque anni con l'aumento del numero di persone che accedono a Internet.


Il problema è rappresentato sia dalla quantità di energia utilizzata per i data center, sia dalla quantità di calore sprecato proveniente da questa infrastruttura.

Qarnot Computing, un'azienda francese di tecnologie pulite, ha sviluppato il QH-1, il primo riscaldatore informatico, che combina cioè un riscaldatore elettrico e un server di calcolo ad alte prestazioni. QH-1 sfrutta il calore proveniente dall'elaborazione delle attività e lo utilizza come fonte di calore per riscaldare gli ambienti.

Questo presenta diversi vantaggi, sia economici che ambientali:

Per le grandi aziende, Qarnot offre l'opportunità di utilizzare un'infrastruttura IT ecologica, riducendo così l'impatto delle emissioni di anidride carbonica dei loro calcoli ad alto consumo energetico.

Per gli utenti finali, questa soluzione significa riscaldamento gratuito e rende le loro case molto più intelligenti, in quanto il QH-1 offre Wi-Fi, modalità di riscaldamento auto programmata, controllo remoto, comando vocale, monitoraggio della qualità dell'aria, rilevamento degli allarmi antincendio, rilevamento delle presenze e delle intrusioni.

E per l'ambiente, combina il risparmio dell'energia utilizzata per i centri dati con quello dell'energia utilizzata per riscaldare le case. Si stima che questa tecnologia possa ridurre del 75% l'impronta di carbonio dei calcoli.

Dal 2014 sono stati installati 1000 QH-1 in tutta la Francia. Forniscono gratuitamente il riscaldamento alle unità abitative sociali e agli uffici degli edifici, mentre calcolano in remoto per importanti banche, studi di animazione 3D e laboratori di ricerca.

Secondo Qarnot Computing, "se solo il 10% dei calcoli eseguiti nei data center fosse effettuato con i riscaldatori e le caldaie QH-1, si risparmierebbero 26 milioni di tonnellate di CO2 all'anno".

Scritto da Tristan Lebleu su 20 febbraio 2020

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